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MPS Antonveneta: il consulente Goldman Sachs era Letta… Gianni 

In molti su Facebook in queste ore cercano di dipanare la complicata matassa Monte dei Paschi-Antonveneta. Un amico trova questo interessante articolo del Corriere della Sera del 21 Dicembre 2007, dal titolo “MPS, scelta americana per l’Antonveneta”, che così recitava:

 

Il Montepaschi fa partire l’operazione di aumento di capitale da 9 miliardi di euro per far fronte all’ acquisto di Antonveneta dagli spagnoli del Santander. E lo fa affidandosi ai colossi dell’ investment banking che si faranno carico a fermo dell’ intero ammontare. In particolare Citigroup, Goldman Sachs e Merrill Lynch avranno il ruolo principale di coordinare l’ intero dossier ma ad impegnarsi nel finanziamento dell’ operazione saranno anche Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan.
 
L’annuncio dell’acquisizione di Antonveneta era del novembre precedente. Qualcun altro osserva quindi che sarebbe molto interessante sapere chi fossero i consulenti per l’Italia di Goldman Sachs e delle altre banche di investimento coinvolte nell’affare. Sapete com’è: il referente per l’Italia è una figura molto importante in questi casi, un anello fondamentale per la gestione di queste operazioni di ampio respiro.
 
Cerco su Google, convinta di reperire il nome di un qualche tecnico sconosciuto, ma segretamente sperando di cogliere il piddino di turno nel ruolo chiave. Invece vengo presa completamente di contropiede, ancora via Corriere della Sera. Sapete chi era il consulente per l’Italia di Goldman Sachs durante l’affare Antonveneta, nominato appena pochi mesi prima?
 
Gianni Letta. Il braccio destro di quello che all’epoca era il capo dell’opposizione al governo Prodi, ovvero Silvio Berlusconi.
 
Ora mi spiego l’assordante silenzio del PDL riguardo allo scandalo MPS. Non che Letta c’entri, per carità, non lo affermo mai e poi mai! Però era fresco fresco il consulente per l’Italia della banca di investimenti che si è occupata di Antonveneta. Non è che non potesse saperne nulla, eh.
 
(Work in progress; sarebbe interessante scoprire anche i consulenti Merrill Lynch, Citigroup e JP Morgan).
b

image.aspx.jpegUna rivelazione di portata mondiale, via Giulietto Chiesa, che vi consiglio di leggere. Si tratta della scoperta di due parlamentari americani relativa ai “prestiti” (senza restituzione e a tasso zero) che la Federal Reserve ha effettuato negli ultimi tre anni con soldi pubblici, per un ammontare pari a SEDICI MILA MILIARDI DI DOLLARI, ossia più del PIL americano e più del debito americano.

E chi sarebbero i beneficati? Ecco una breve lista qui sotto, il resto lo trovate sul link. Commenta Chiesa:


 
Un gruppo di banchieri, che non sono stati eletti da nessuno, prende decisioni di portata mondiale, compra e ricatta governi, banche corporations. Perchè lo fanno? Perchè il sistema è esploso e va al collasso, e loro lo drogano con denaro finto, perchè possa continuare a funzionare. E – cosa non meno importante – in questo modo si mettono in condizione di minacciare ricattare, condizionare, sostituire governi e ministri di tutto il mondo. Siamo alla dittatura di un superclan semi criminale.

Citigroup: $2.5 trillion ($2,500,000,000,000)

Morgan Stanley: $2.04 trillion ($2,040,000,000,000)

Merrill Lynch: $1.949 trillion ($1,949,000,000,000)

Bank of America: $1.344 trillion ($1,344,000,000,000)

Barclays PLC (United Kingdom): $868 billion ($868,000,000,000)

Bear Sterns: $853 billion ($853,000,000,000)

Goldman Sachs: $814 billion ($814,000,000,000)

Royal Bank of Scotland (UK): $541 billion ($541,000,000,000)

beppe Grillo all’assemblea del Monte dei Paschi: «Buco di 14 miliardi, peggio della Parmalat»

 

 

 

 

 

Come era prevedibile, l’intervento di Beppe Grillo all’assemblea dei soci del Monte dei Paschi di Siena si è trasformato in uno show, nonché in una tappa dello Tsunami Tour. Il comico genovese, piccolo azionista della banca, ha preso la parola introdotto daAlessandro Profumo, presidente della banca, con cui poi ha avuto anche uno scambio di battute. E Grillo ha esordito parlando proprio di Profumo, e ricordando i suoi conti in sospeso con la giustizia:

Vengo da Genova come il dottor Profumo, lo conosco, era un ex casellante studiava la notte. Ma è un uomo completamente inadatto per questo ruolo perché è indagato per frode fiscale; oppure il suo curriculum potrebbe essere quello giusto in questa situazione.

Poi Grillo ha spiegato che i guai del Monte dei Paschi sono iniziati nel 1995, quando la banca è stata privatizzata, anche se al comico non piace questo termine:

Questa banca era una banca solida, straordinaria, nel 1995 era stata diciamo privatizzata, in realtà è stata politicizzata. Ed è arrivato il mercato. Il mercato sono i soliti squali che entrano nelle spa, come Caltagirone e altri, investono e vogliono i dividendi. Questi signori hanno disintegrato una delle più belle banche del mondo, si sono venduti tutto. Hanno spompato un’azienda che aveva un valore di 20 miliardi di euro, adesso siamo sotto i 2. Queste operazioni, come Antonveneta, fanno sì che una banca così stia scomparendo.

monte dei paschi sono dentro tutti e paghiamo noiultima modifica: 2013-01-27T16:42:23+01:00da annaquerciaa1
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